EP-X BENE TRAINANTE TRANSIZIONE 5.0

transizione 5.0 i beni trainanti e i beni trainati

INTRODUZIONE ALLA TRANSIZIONE 5.0

La Transizione 5.0 ha lo scopo di realizzare velocemente la transizione energetica dei processi produttivi. L’obiettivo è quello di ottenere un risparmio energetico sui consumi energetici finali di 0.4 Mtep (milioni di tonnellate equivalenti di petrolio) per il periodo 2024-2026.

La dotazione della manovra è di 6,3 miliardi di euro e lo strumento principale di erogazione è il credito d’imposta per le aziende coinvolte.

Per ottenere il credito d’imposta è necessario realizzare investimenti in beni e servizi GREEN che portino un concreto efficientamento energetico e un conseguente taglio a consumi ed emissioni.

Vengono considerati validi ai fini dell’agevolazione diversi beni e servizi che spaziano dall’acquisto di beni strumentali e beni per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili (le biomasse sono escluse) fino agli investimenti in formazione del personale.

Le spese agevolabili sono considerate valide se sostenute tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025.

La normativa completa di riferimento è il Decreto legge n. 19 del 2 marzo 2024.

NOVITÀ : I BENI TRAINANTI E BENI TRAINATI

Il calcolo delle agevolazioni è possibile per diverse tipologie di beni e servizi. Alcuni beni e servizi da soli non garantiscono l’accesso al credito, e sono i cosiddetti “beni trainati”. Per sbloccare il credito di tali beni, è necessario investire nei cosiddetti “beni trainanti”.

Esistono due elenchi di beni trainanti, suddivisi in beni materiali e beni immateriali.
Qui è possibile visionare l’elenco dei beni materiali trainanti, inclusi nell’Allegato A del Decreto.

Di seguito, alcuni esempi di beni materiali trainanti.

Beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti, come ad esempio:

  • macchine utensili per asportazione
  • macchine utensili per l’assemblaggio, la giunzione e la saldatura
  • macchine per il confezionamento e l’imballaggio
  • robot, robot collaborativi e sistemi multi-robot

Sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità, come ad esempio:

  • sistemi di misura a coordinate e no che siano a contatto, non a contatto, multi-sensore o basati su tomografia computerizzata tridimensionale
  • relativa strumentazione per la verifica dei requisiti […] al fine di assicurare e tracciare la qualità del prodotto e che consentono di qualificare i processi di produzione in maniera documentabile e connessa al sistema informativo di fabbrica
  • componenti, sistemi e soluzioni intelligenti per la gestione, l’utilizzo efficiente e il monitoraggio dei consumi energetici e idrici e per la riduzione delle emissioni. Questa è la categoria in cui rientra il nostro dispositivo EP-X.

Dispositivi per l’interazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica «4.0», come ad esempio:

  • banchi e postazioni di lavoro dotati di soluzioni ergonomiche in grado di adattarli in maniera automatizzata alle caratteristiche fisiche degli operatori
  • interfacce uomo-macchina (HMI) intelligenti che coadiuvano l’operatore a fini di sicurezza ed efficienza delle operazioni di lavorazione, manutenzione, logistica

L’acquisto dei beni trainanti sblocca gli incentivi relativi agli eventuali beni trainati, dei quali abbiamo un elenco esemplificativo:

  • investimenti in beni per l’autoconsumo energetico da fonti rinnovabili, ad esclusione delle biomasse
  • impianti fotovoltaici: in questo caso è necessario che i moduli siano made in UE e compresi nell’apposito registro ENEA. Per accedere al credito è necessario che i moduli abbiano un’efficienza certificata di almeno il 21,5% e siano composti da celle con efficienza minima del 23,5% (che sale al 24% in caso di specifiche celle bifacciali)
  • investimenti in formazione del personale finalizzata ad acquisire o consolidare le competenze rilevanti per il successo della transizione digitale (questa voce ha un limite di spesa del 10% degli investimenti in beni strumentali, con tetto massimo di 300.000 euro).

Gli investimenti in formazione devono essere erogati da enti esterni in possesso dei requisiti individuati dal decreto MIMIT.