TRANSIZIONE 5.0 + EP-X: TUTTE LE INFO PER ACCEDERE AGLI INCENTIVI

Transizione 5.0 incentivi per gli investimenti green

IL PROGRAMMA DI TRANSIZIONE 5.0

Transizione 5.0 è il programma che incentiva gli investimenti in beni e attività mirati a conseguire risparmi energetici o miglioramenti nell’efficienza energetica.

La dotazione è di 6,3 miliardi di euro per il periodo 2024-2025 e le imprese avranno la possibilità di usufruire di crediti d’imposta per le spese sostenute tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025 per l’acquisizione di diversi tipi di beni:

  • Beni strumentali 4.0 Green, certificati ISO 14024, ISO 14021, ISO 14025 o Energy Label
  • Beni necessari per l’autoproduzione e l’autoconsumo da fonti rinnovabili, come il fotovoltaico da pannelli prodotti all’interno della UE, con efficienza minima del 21,5%, e bene strumentale 4.0 Green abbinato. Sono escluse le biomasse
  • Spese di formazione del personale per la transizione verde: vengono validate solo se collegate all’acquisto di beni strumentali 4.0 Green.

La tecnologia EP-X è inclusa tra i beni strumentali 4.0 Green ed è quindi idonea ad ottenere i relativi crediti d’imposta, recuperabili in un anno.

L’investimento EP-X porta quindi ulteriori vantaggi, perché rientra tra i beni trainanti grazie ai quali è possibile estendere il credito d’imposta anche agli investimenti relativi ad autoproduzione e autoconsumo da fonti rinnovabili. Per saperne di più leggi il nostro articolo dedicato proprio al miglioramento delle prestazione energetiche di EP-X abbinato al fotovoltaico.
Attenzione però: l’illuminazione a LED e gli investimenti in autoproduzione e autoconsumo non contribuiscono al calcolo della riduzione dei consumi energetici.

CREDITO D’IMPOSTA 5.0: LE PERCENTUALI DI CREDITO PER GLI INVESTIMENTI

Gli investimenti della Transizione 5.0 vengono suddivisi in due macro categorie: l’intera unità produttiva il singolo processo produttivo. A seconda dell’ammontare dell’investimento e del risparmio energetico ottenuto è possibile ottenere diverse percentuali di credito d’imposta secondo il seguente prospetto:
aliquote credito d'imposta transizione 5.0

COME OTTENERE IL CREDITO D’IMPOSTA TRANSIZIONE 5.0

Per ottenere gli incentivi, prima dell’acquisto di un bene della categoria 4.0 GREEN è consigliabile affidarsi a consulenti specializzati in finanza agevolata con esperienza sulle misure 4.0; nel caso ve ne fosse bisogno, Energia Europa può consigliare il cliente in merito ai professionisti da utilizzare per l’istruzione dell’intera pratica.

In caso di acquisto di EP-X, infatti, gli step previsti sono i seguenti:

  • eseguire la perizia 4.0 a seguito della messa in funzione di EP-X
  • eseguire la certificazione energetica ex-post, sempre rivolgendosi a un ente certificato (ad esempio ESCO o EGE)
  • eseguire la revisione legale dei conti
  • eseguire la rendicontazione telematica dal sito GSE

Il GSE ha 10 giorni di tempo per verificare i dati e rispondere. Avvalendosi del silenzio assenso, trascorsi i 10 giorni si procede alla richiesta di compensazione del credito d’imposta.
Il credito d’imposta della Transizione 5.0 può essere utilizzato in un’unica soluzione o in diverse tranche e va richiesto entro il termine del 31 dicembre 2015 utilizzando il modello F24.
Se il credito non viene esaurito entro tale data, l’eccedenza viene ripartita nei 5 anni successivi con 5 quote di uguale valore.

Esistono poi dei casi particolari che riguardano le agevolazioni per le PMI.
Una PMI ha maggiori difficoltà a livello burocratico ed economico per accedere a questi incentivi, quindi sono state messe in atto le seguenti possibilità di mitigazione dei costi dell’investimento; è possibile compensare le spese sostenute per le certificazioni energetiche prima e dopo l’intervento, in modo da aumentare il proprio credito di imposta esigibile fino ad una massimo di 10.000 euro.
Le imprese senza obbligo di revisione legale dei conti possono aumentare il credito di imposta fino ad un massimo di 5.000 euro per compensare i costi della certificazione aggiuntiva che viene loro richiesta.

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SETTORE ASSICURATIVO E CAMBIAMENTO CLIMATICO

9 settembre 2020: Reuters divulga la nota di Bank of England riguardo ai nuovi rischi derivati dal cambiamento climatico. La banca d’Inghilterra spinge le compagnie d’assicurazione ad aumentare le polizze per i danni derivati dal surriscaldamento in preparazione dei nuovi scenari climatici globali.
Anna Sweeney, direttrice esecutiva della BoE, elenca i rischi più plausibilmente in crescita non solo per il cambiamento climatico in sé (maggiori danni personali e fisici dovuti all’aumentato rischio di incendi ed inondazioni) ma anche derivati dalle contromisure derivanti dalle policies di contrasto ai cambiamenti climatici.

In questa seconda categoria di rischi rientrano ad esempio tutte le perdite, dal breve al lungo periodo, che possono investire diversi settori economici coinvolti nella sempre più incalzante transizione verso la lower carbon economy.
La posizione di dominanza globale politica ed economica della Gran Bretagna amplifica la portata delle dichiarazione della Sweeney, allargando la platea di attori interessati ad un approccio di prevenzione dei futuri rischi e di precoce azione per l’abbattimento delle emissioni in ottica di efficientamento energetico.