OTTOBRE 2020: REPORT IEA - POWER SYSTEMS IN TRANSITION
Il report di ottobre della IEA mette a fuoco le principali sfide per il futuro della gestione dell’energia e l’abbattmento delle emissioni. L’elettricità rappresenta un quinto della domanda energetica mondiale, ma con la crescente elettrificazione dei consumi la sua quota percentuale segue un trend in rapida crescita. La transizione del sistema elettrico mondiale verso un livello di sicurezza, efficientamento e riduzione dell’inquinamento deve affrontare tre sfide principali:
riuscire ad aumentare la quota di fonti rinnovabili nel mix energetico
gestire gli eventi meteorologici estremi che diventeranno sempre più frequenti a causa del cambiamento climatico
raggiungere un buon livello di protezione dalle minacce informatiche (tema della cyber security)
Gli scenari prospettati dalla IEA, nel più vasto orizzonte della tendenza globale verso l’energia pulita, si basano largamente su una crescita rapida di eolico e fotovoltaico, a discapito dei combustibili fossili, e su una digitalizzazione del sistema, per ovviare alle problematiche della non programmabilità di tali fonti verdi. Da qui, a cascata, le esigenze di rinforzare e automatizzare il sistema sul fronte degli eventi climatici e sul fronte degli attacchi informatici a cui il nuovo sistema porge nuove vulnerabilità.
Schneider Electric presenta Buildings of the Future e introduce il tema degli edifici resilienti all-electric e all-digital, mettendo sul tavolo delle statistiche molto semplici:
circa il 40% delle emissioni di CO2 proviene dagli edifici
più del 30% dell’energia richiesta dagli edifici viene sprecata
in media, nella nostra vita trascorriamo il 90% del tempo all’interno degli edifici
Con queste premesse forti, Schneider Electric propone un futuro in cui l’energia vada catturata in modalità all-electric e all-digital, con edifici “più sostenibili, resilienti, efficienti e centrati sulle esigenze delle persone”.
La mission di Energia Europa è perfettamente allineata alle nuove esigenze di gestione intelligente dell’energia e dell’abbattimento delle emissioni.
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21 OTTOBRE 2020: REPORT EPHA SUI COSTI DELL'INQUINAMENTO
Il report EPHA (European public health alliance) ha stimato quanto ci costa l’inquinamento. Il report ha un respiro europeo e calcola il costo dell’inquinamento dell’aria tradotto in cure mediche, morti premature, giorni di lavoro persi e altri costi sanitari.
La lista delle città europee elenca sia i costi totali che i costi pro-capite, oltre ad elencare il ruolo dei singoli inquinanti (O3, NO2 e particolato), mentre la mappa interattiva permette di navigare a livello regionale.
Ben 5 città italiane (Milano, Padova, Venezia, Brescia e Torino) sono incluse nella classifica delle 10 città col più alto costo pro capite. La media italiana è di 1.535 euro all’anno a testa, con punte di 2.800 euro a Milano e 2.400 a Padova. Il report è un chiaro indizio su quanto sia importante la riduzione delle emissioni per la salute, con benefici a cascata economici e ambientali.
27 OTTOBRE 2020: NUOVE PROIEZIONI SUL CAMBIAMENTO CLIMATICO
Un nuovo modello per il surriscaldamento globale? Il report del PIK (Potsdam Institute for Climate Change Research) mette in evidenza alcuni fattori peggiorativi delle attuali previsioni sull’aumento globale della temperatura. Secondo lo studio, esistono dei feedback positivi fra l’andamento dello scioglimento dei ghiacciai delle zone polari e la velocità con cui la temperatura aumenta.
Questi feedback portano alla conclusione che la scomparsa stessa dei ghiacciai fa accelerare l’aumento della temperatura, aumentando la velocità di scioglimento nel futuro. L’elemento principale di questi feedback positivi è il fenomeno dell’albedo: i ghiacciai sono superfici più chiare e riflettenti rispetto al mare e alle terre emerse.
La sparizione di una quota di superficie ghiacciata, altamente riflettente, aumenta la superficie più scura tipica del mare e delle terre emerse. L’aumento delle superfici scure porta ad un maggiore assorbimento del calore, e ciò conduce ad un’accelerazione dell’aumento della temperatura, con conseguente aumento di scioglimento dei ghiacciai, in un circolo vizioso più veloce di quello attualmente considerato nei modelli predittivi.
L’impatto di E-Power sui consumi e sulle emissioni è certificato a livello europeo: la soluzione E-Power contribuisce a ridurre le emissioni e a salvaguardare l’ambiente.
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30 OTTOBRE 2020: STRETTA SUL GAS O VOLANO DI INNOVAZIONE?
Arriva la stretta europea sulle centrali a gas naturale. Nell’ottica di un rapido abbattimento delle emissioni, giunge da Bruxelles una nota sul prossimo piano per i finanziamenti europei. Le centrali a gas potranno accedere ai finanziamenti a patto di certificare emissioni di CO2 (equivalente) minime. Il limite è fissato a 100 grammi di CO2e/kWh. Nessuna centrale a gas europea soddisfa il parametro al momento.
Ma la buona notizia rispetto a una tale prospettiva è che una soglia così rigida può essere il volano dello sviluppo per le tecnologie CCS – carbon capture and storage – che attualmente sono implementate in Europa solo a livello di progetti pilota.