RASSEGNA STAMPA: AFFRONTARE LA CRISI ENERGETICA

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CRISI UCRAINA: COSA CAMBIA PER L’EUROPA

La crisi ucraina scoppiata alla fine di febbraio ha avuto immediate ripercussioni sull’Europa, in particolare colpendo Italia e Germania, fortemente legate alle forniture di gas naturale russo. 

La crisi energetica che è seguita ha cambiato completamente le carte in tavola non solo per gli equilibri geopolitici ma anche per la gestione di breve, medio e lungo periodo dell’energia in Europa.

Vediamo le tappe della crisi.

22 FEBBRAIO 2022: STOP A NORD STREAM 2

Il cancelliere tedesco Scholz ha annunciato la sospensione delle autorizzazioni alla messa in funzione del gasdotto Nord Stream 2.

Si tratta di uno dei più importanti gasdotti del nord Europa, e collega l’area della baia di San Pietroburgo al nord della Germania passando via mare.

È un gasdotto parallelo a Nord Stream 1, già in funzione. Lo stop alle autorizzazioni fa parte del primo pacchetto di sanzioni imposte alla Russia dopo il riconoscimento delle repubbliche separatiste nell’aera del Donbas in Ucraina.

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L’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime apre uno scenario di aumenti diffusi dal quale è necessario proteggersi con un progetto a 360°: contattaci per avere una consulenza professionale!

22 FEBBRAIO 2022: IL TWEET DI MEDVEDEV

In risposta ala sanzione che colpisce Nord Stream 2, l’ex presidente russo Medvedev ha minacciato l’Europa con un tweet che chiarisce la portata della crisi energetica che investirà l’Europa:

“Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha emesso un ordine del gasdotto interrompere il processo di certificazione Nord Stream 2. Bene. Benvenuti nel “Brave new world” in cui gli europei pagheranno molto presto 2.000 euro per 1.000 metri cubi di gas naturale!”

Il sito di Scenarieconomici.it contestualizza la portata della minaccia con i dati sull’import/export del gas naturale e con le serie di dati storici del prezzo del gas naturale.

“Si tratta del doppio del prezzo, già elevatissimo, che stiamo pagando ora. Otto volte il prezzo di dicembre 2020. La Russia può mettere in atto questa minaccia? La risposta è sì”.

Dai grafici sull’import di gas naturale in Europa vediamo infatti che la Russia soddisfa da sola oltre il 40% della domanda (dati Eurostat 20202), con un notevole distacco da Norvegia (20%) e Algeria (12%).

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Come proteggersi dall’aumento dei prezzi dell’energia?

25 FEBBRAIO 2022: TORNA IL CARBONE IN ITALIA?

La crisi energetica che si è profilata ha avuto un’escalation vertiginosa.

A tre giorni dallo stop di Nord Stream 2 da parte della Germania, il presidente Mario Draghi ha considerato la riapertura delle centrali a carbone per far fronte alla crisi energetica e all’impennata dei prezzi.

L’Italia infatti ha un mix energetico che dipende in buona parte (attorno al 40% secondo i dati Ispra) proprio dal gas naturale. Le manovre per calmierare i prezzi dell’energia sono ancora sul tavolo dei tecnici e nelle prossime settimane si attendono sviluppi che facciano luce sulle strategie da adottare.

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Come proteggere la tua azienda dai rincari?

1 MARZO 2022: FALLISCE LA SOCIETÀ DI NORD STREAM 2

Fallisce la società del gasdotto Nord Stream 2 a seguito delle sanzioni tedesche.

La società, con sede in Svizzera, ha licenziato tutta la forza lavoro in territorio nazionale.

Lapresse.it chiarisce alcuni punti sulle conseguenze dello stop al gasdotto.

Innanzitutto, la procedura di attivazione non sarebbe arrivata prima della metà del 2022, quindi con un impatto nullo sull’approvvigionamento europeo di gas per questo inverno. Gli aumenti dei prezzi sono trainati da un mix di altri fattori, parte dei quali di natura strettamente geopolitica.

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