PUBBLICATA LA BOZZA DEL DECRETO ATTUATIVO TRANSIZIONE 5.0
L’uscita della bozza del Decreto Attuativo Transizione 5.0 fornisce ulteriori dettagli rispetto all’accesso agli incentivi.
Ecco le principali novità:
- Data di avvio: è la data dell’ordine dei beni ammessi per accedere agli incentivi. Tale data dev’essere necessariamente successiva al 1° gennaio 2024;
- Completamento del progetto: la data di completamento si intende entro il 31 dicembre 2024 anche nel caso in cui l’ultimo investimento del progetto sia effettuato entro il 30 aprile 2025. La comunicazione ex post del completamento dei diversi progetti deve essere inviata non oltre il 28 febbraio 2026;
- Rinnovabili ed energia: oltre al fotovoltaico sono ammessi progetti riguardanti i gruppi di generazione dell’energia elettrica, i servizi ausiliari di impianto. i trasformatori a monte della connessione alla rete elettrica, i misuratori dell’energia elettrica funzionali alla produzione di energia elettrica e gli impianti di stoccaggio dell’energia prodotta.
- Formazione: sono ammessi interventi di formazione non inferiori alle 12 ore relativi a integrazione di politiche energetiche sostenibili, tecnologie e sistemi per la gestione intelligente dell’energia, le analisi tecniche ed economiche dei consumi, l’efficienza energetica, il risparmio energetico, l’impiantistica e le fonti rinnovabili, la cybercsecurity, AI e machine learning, business data e analytics e l’integrazione digitale dei processi aziendali.
Maggiori informazioni e dettagli verranno condivisi alla pubblicazione del Decreto.
INTRODUZIONE ALLA TRANSIZIONE 5.0
La Transizione 5.0 ha lo scopo di realizzare velocemente la transizione energetica dei processi produttivi. L’obiettivo è quello di ottenere un risparmio energetico sui consumi energetici finali di 0.4 Mtep (milioni di tonnellate equivalenti di petrolio) per il periodo 2024-2026.
La dotazione della manovra è di 6,3 miliardi di euro e lo strumento principale di erogazione è il credito d’imposta per le aziende coinvolte.
Per ottenere il credito d’imposta è necessario realizzare investimenti in beni e servizi GREEN che portino un concreto efficientamento energetico e un conseguente taglio a consumi ed emissioni.
Vengono considerati validi ai fini dell’agevolazione diversi beni e servizi che spaziano dall’acquisto di beni strumentali e beni per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili (le biomasse sono escluse) fino agli investimenti in formazione del personale.
Le spese agevolabili sono considerate valide se sostenute tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025.
La normativa completa di riferimento è il Decreto legge n. 19 del 2 marzo 2024.
NOVITÀ : I BENI TRAINANTI E BENI TRAINATI
Il calcolo delle agevolazioni è possibile per diverse tipologie di beni e servizi. Alcuni beni e servizi da soli non garantiscono l’accesso al credito, e sono i cosiddetti “beni trainati”. Per sbloccare il credito di tali beni, è necessario investire nei cosiddetti “beni trainanti”.
Esistono due elenchi di beni trainanti, suddivisi in beni materiali e beni immateriali.
Qui è possibile visionare l’elenco dei beni materiali trainanti, inclusi nell’Allegato A del Decreto.
Di seguito, alcuni esempi di beni materiali trainanti.
Beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti, come ad esempio:
- macchine utensili per asportazione
- macchine utensili per l’assemblaggio, la giunzione e la saldatura
- macchine per il confezionamento e l’imballaggio
- robot, robot collaborativi e sistemi multi-robot
- sistemi di misura a coordinate e no che siano a contatto, non a contatto, multi-sensore o basati su tomografia computerizzata tridimensionale
- relativa strumentazione per la verifica dei requisiti […] al fine di assicurare e tracciare la qualità del prodotto e che consentono di qualificare i processi di produzione in maniera documentabile e connessa al sistema informativo di fabbrica
- componenti, sistemi e soluzioni intelligenti per la gestione, l’utilizzo efficiente e il monitoraggio dei consumi energetici e idrici e per la riduzione delle emissioni. Questa è la categoria in cui rientra il nostro dispositivo EP-X.
- banchi e postazioni di lavoro dotati di soluzioni ergonomiche in grado di adattarli in maniera automatizzata alle caratteristiche fisiche degli operatori
- interfacce uomo-macchina (HMI) intelligenti che coadiuvano l’operatore a fini di sicurezza ed efficienza delle operazioni di lavorazione, manutenzione, logistica
- investimenti in beni per l’autoconsumo energetico da fonti rinnovabili, ad esclusione delle biomasse
- impianti fotovoltaici: in questo caso è necessario che i moduli siano made in UE e compresi nell’apposito registro ENEA. Per accedere al credito è necessario che i moduli abbiano un’efficienza certificata di almeno il 21,5% e siano composti da celle con efficienza minima del 23,5% (che sale al 24% in caso di specifiche celle bifacciali)
- investimenti in formazione del personale finalizzata ad acquisire o consolidare le competenze rilevanti per il successo della transizione digitale (questa voce ha un limite di spesa del 10% degli investimenti in beni strumentali, con tetto massimo di 300.000 euro).