Credito di Imposta
CREDITO DI IMPOSTA PIANO TRANSIZIONE 5.0
La Transizione 5.0 ha lo scopo di realizzare velocemente la transizione energetica dei processi produttivi. L’obiettivo è quello di ottenere un risparmio energetico sui consumi energetici finali di 0.4 Mtep (milioni di tonnellate equivalenti di petrolio) per il periodo 2024-2026.
La dotazione della manovra è di 6,3 miliardi di euro e lo strumento principale di erogazione è il credito d’imposta per le aziende coinvolte.
Il Piano Transizione 5.0 interessa gli investimenti in beni relativi alle tecnologie 4.0 che garantiscano un risparmio energetico pari almeno al 3% sui consumi finali dell’intera unità o al 5% nei processi target individuati dalla normativa.
Vengono a tale scopo individuati 3 livelli di efficienza crescente, con 3 livelli di benefici fiscali proporzionali.
Oltre agli investimenti per l’efficientamento, il sistema andrà a premiare anche le azioni rivolte alla formazione, all’autoproduzione e all’autoconsumo da fonti energetiche rinnovabili, con la possibilità di modulare gli interventi ed ottenere vantaggi fiscali più estesi grazie alla oculata combinazione di interventi “trainanti” e “trainati”.
Alcuni beni e servizi da soli non garantiscono l’accesso al credito, e sono i cosiddetti “beni trainati”, per sbloccare il credito di tali beni, è necessario investire nei cosiddetti “beni trainanti”.
La soluzione EP-X di Energia Europa rientra tra i “beni trainanti” validi per l’accesso al credito d’imposta.
Il riconoscimento del contributo è subordinato alla presentazione al GSE di apposite certificazioni rilasciate da un valutatore indipendente, secondo criteri e modalità individuate con l’emanazione dei decreti attuativi, che rispetto all’ammissibilità e al completamento degli investimenti attestano:
· ex ante, la riduzione dei consumi energetici conseguibili tramite gli investimenti;
· ex post, l’effettiva realizzazione degli investimenti conformemente a quanto previsto dalla certificazione ex ante e l’avvenuta interconnessione dei beni al sistema aziendale.
Energia Europa può supportare il cliente nelle fasi di progettazione e realizzazione degli investimenti, con l’aiuto di consulenti specializzati e con la professionalità e sicurezza derivanti da centinaia di installazioni di successo in tutta Europa.
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Credito di Imposta Industria 4.0
Il credito d’imposta 2024 si traduce in un ventaglio di incentivi diversificati per tipologia di utenza.
BENI STRUMENTALI
Questa è una delle principali categorie che beneficiano del credito d’imposta e riguarda beni sia materiali che immateriali.. Il nostro sistema EP-X per l’efficientamento energetico rientra nella categoria di tali beni e gode del credito d’imposta Industria 4.0.
L’elenco dei beni ammessi all’incentivo è contenuto nell’Allegato B della legge.
Per i beni strumentali materiali, il massimale è fissato a 20 milioni di euro, e sale a 50 milioni di euro per gli investimenti inclusi nel PNRR con le seguenti aliquote:
20% quota d’investimento fino a 2.5 milioni;
10% da 2.5 milioni a 10 milioni;
5% investimenti da 10 milioni a 20 milioni;
5% da 10 milioni a 50 milioni se l’investimento è incluso nel PNRR.
Per i beni strumentali immateriali, il massimale è fissato a 1 milione di euro con le seguenti aliquote:
20% per il periodo 1 gennaio 2024 – 30 giugno 2024, con acconto di almeno il 20% del costo dell’investimento versato entro l’anno precedente;
15% per il periodo 1 gennaio 2024 – 31 dicembre 2024;
15% per il periodo 1 gennaio 2025 – 30 giugno 2025, con acconto di almeno il 20% del costo dell’investimento versato entro l’anno precedente;
10% per il periodo 1 gennaio 2025 -31 dicembre 2025;
10% per il periodo 1 gennaio 2026 – 30 giugno 2026, con acconto di almeno il 20% del costo dell’investimento versato entro l’anno precedente.
ZES UNICA
A partire dal 2024 il Decreto rilancio Mezzogiorno istituisce la Zona Economica Speciale per il SUD (ZES Unica).
Da primo gennaio, le agevolazioni ZES Unica si applicano ai territori delle seguenti regioni:
Abruzzo
Basilicata
Calabria
Campania
Molise
Puglia
Sicilia
Sardegna
Dal 1° gennaio 2024 al 15 novembre 2026 viene concesso un contributo sotto forma di credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali destinati alle zone produttive di: Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Molise e nelle zone assistite dell’Abruzzo.
L’entità del contributo che si applica a spese oltre i 200.000 euro e dipende dalla zona e dalla dimensione dell’impresa.
Importante: il credito d’imposta Industria 4.0 al 20% è cumulabile con gli incentivi di ZES Unica, ricordando che il credito d’imposta Industria 4.0 è recuperabile in 3 anni, quello di ZES Unica 2024 è recuperabile in 1 anno.