EFFICIENZA ENERGETICA AZIENDALE: COME RAGGIUNGERE LE ZERO EMISSIONI
L’obiettivo zero emissioni che l’Italia persegue insieme a tutta la UE non si ferma nemmeno di fronte alla crisi energetica sorta a seguito del conflitto Russia-Ucraina.
Le strategie per abbattere le emissioni e tagliare i consumi sono più che mai al centro del dibattito politico ed economico e gli attori privati sono sempre più chiamati ad implementare soluzioni smart per abbattere consumi ed emissioni.
Come si raggiunge l’obiettivo zero emissioni?
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ABBATTIMENTO CONSUMI, ABBATTIMENTO EMISSIONI
Se l’abbattimento di consumi ed emissioni è il punto chiave per raggiungere l’obiettivo zero emissioni, è facile trovare il punto debole di questa strategia.
Una volta tagliati gli sprechi, infatti, si va ad intaccare una quota viva e irrinunciabile di consumi. Non parliamo quindi della diminuzione del comfort quando si abbassa il termostato di casa di un grado o due, ma si tocca il cuore dell’economia.
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In ambito produttivo ma anche nel settore dei servizi è infatti inimmaginabile un taglio dei consumi che non porti a problemi di ampio raggio.
La soluzione quindi è tagliare gli sprechi e ottimizzare la restante quota di consumi necessari all’azienda.
Di quanto si possono abbattere i consumi?
La risposta a questa domanda dipende dalla tipologia di azienda nella quale si interviene e dalle priorità individuate dal proprio energy manager.
Esiste però la possibilità di intervenire con successo per migliorare l’efficienza energetica di una azienda, qualsiasi sia il mix energetico di partenza.
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COMPENSARE: IL PROBLEMA DELLE EMISSIONI INCOMPRIMIBILI
L’obiettivo zero emissioni si può ottenere solo con un approccio intelligente e multi sistemico.
Innanzitutto c’è da precisare che “zero emissioni” significa in realtà “zero emissioni nette”.
Questo implica un approccio molto pragmatico alla questione.
Una quota di emissioni resta incomprimibile, soprattutto in alcuni settori particolari come ad esempio quello della logistica.
Si tratta di uno stato di fatto che le scoperte scientifiche e le nuove invenzioni porteranno a migliorare, ma per il momento abbiamo una questione da risolvere entro pochissimi decenni, quindi si lavora con lo stato dell’arte, che contempla una quota incomprimibile di consumi e conseguenti emissioni.
Per arrivare alle zero emissioni nette si agisce quindi sul fronte della compensazione: una diagnosi energetica porta ad individuare le migliori opzioni per abbattere i consumi. La quota restante verrà “compensata”. Si parla di compensazione di CO2 o, in inglese, di carbon offset, per riferirsi alle pratiche che solitamente consistono nella forestazione o riforestazione di determinate aree.
La compensazione va condotta a regola d’arte e verificata da enti appositi per ottenere la certificazione di azienda carbon neutral o addirittura carbon positive, nel caso in cui si riesca ad assorbire più CO2 di quanta ne venga emessa.
Energia Europa collabora con importanti realtà internazionali come Zero Carbon Target, iniziativa promossa e sostenuta da Alens, società leader nella consulenza per l’energy management e l’efficientamento energetico.
Le importati iniziative a livello nazionale e internazionale le puoi trovare nella nostra rivista online, e-Voice!
LA SOLUZIONE DI ENERGIA EUROPA
Prima abbiamo anticipato uno dei plus della nostra soluzione per la carbon neutrality aziendale: e-Power, il nostro dispositivo, dà alte prestazioni con qualunque mix energetico.
Normalmente abbiamo citato questo dato per rassicurare i nostri lettori circa il sempre maggiore ricorso alle rinnovabili.
Oggi possiamo ripetere questa rassicurazione in senso opposto: anche con un mix energetico che pare includerà un passaggio a fonti ormai quasi dimenticate (il carbone) o un salto in avanti verso il nucleare, il nostro dispositivo e-Power dà sempre un risparmio nei consumi e nelle emissioni misurabile e molto importante.
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