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ACCEDERE AI BENEFICI DELLA TRANSIZIONE 5.0 CON ENERGIA EUROPA
Il sistema E-PX di Energia Europa è un filtro passivo induttivo dinamico, progettato per migliorare l’efficienza energetica e la qualità dell’energia. Utilizza una tecnologia ibrida per adattarsi dinamicamente all’assorbimento di potenza, ottimizzando il proprio funzionamento. Le perdite introdotte dal sistema sono minime, mentre l’auto-consumo è quasi nullo.
I principali benefici del sistema includono:
- un miglioramento dell’efficienza energetica, riducendo le perdite e i disturbi, prolungando la vita dei carichi elettrici
- una riduzione delle emissioni di CO2 (0,450 kg per ogni kWh risparmiato)
- risparmi energetici tra il 3% e il 7%, a seconda del tipo di impianto.
I risultati sono misurabili in modo certificato grazie a un sistema di monitoraggio e trasmissione dati gestito dall’E-Controller, che offre una documentazione precisa sugli effetti dell’installazione del sistema.
Proprio la possibilità di misurare, storare, trasmettere e analizzare i dati provenienti da migliaia di installazioni permettono un continuo miglioramento delle performance di E-PX.
Il dispositivo E-Controller è un componente chiave del sistema E-PX, montato nell’unità di controllo, che raccoglie i dati elettrici rilevati dagli analizzatori e li invia al server di Energia Europa. L’integrazione con il sistema di Bypass permette di monitorare in tempo reale la performance e l’efficacia del sistema E-PX, visualizzando i parametri elettrici su una piattaforma online.
Per verificare il risparmio energetico ottenuto, Energia Europa adotta un protocollo di misurazione dettagliato, realizzato in collaborazione con importanti università italiane e conforme agli standard internazionali approvati dal G.S.E. (Gestore Servizi Energetici).
Questo protocollo permette di ottenere Titoli di Efficienza Energetica.
Il metodo di verifica si basa sulla rilevazione dei parametri elettrici sia prima che dopo il passaggio tra le due modalità di funzionamento del sistema: “Saving” (E-PX attivo) e “Bypass” (E-PX disattivo). La commutazione tra le due modalità avviene senza interruzioni nell’erogazione di energia, permettendo una comparazione precisa dell’assorbimento di potenza nelle due situazioni.
Le rilevazioni vengono poi analizzate dall’Ufficio Analisi di Energia Europa. Il sistema garantisce una misurazione scientifica e accurata dei risparmi energetici, fornendo una documentazione precisa e affidabile per i clienti e consentendo l’accesso ai benefici derivanti dai Titoli di Efficienza Energetica. Questa affidabilità è garantita, pertanto E-PX rientra fra gli investimenti che beneficiano del piano Transizione 5.0 e 4.0.
Ciò è particolarmente importante in questi giorni perché dopo il sì della Camera dello scorso 20 dicembre, il 28 dicembre è arrivato anche l’ok dal Senato per la manovra del 2025.
Fra i punti salienti ricordiamo:
- Estensione della platea dei beneficiari: Il credito d’imposta è ora disponibile anche per le società di servizi energetici (ESCo) certificate, oltre alle imprese.
- Acquisizione di moduli fotovoltaici: Modificata la base di calcolo per il credito d’imposta in alcuni casi.
- Incremento della percentuale del credito d’imposta:
- Elevato al 35% il credito d’imposta per investimenti tra 2,5 milioni e 10 milioni di euro (precedentemente 15%).
- Previste modifiche normative di coordinamento per l’applicazione di questa misura.
- Verifica del risparmio energetico per le società di locazione: Il risparmio può essere verificato rispetto ai consumi della struttura o del processo produttivo del locatario o noleggiante.
- Credito d’imposta Industria 4.0: Definita la misura della contribuzione al risparmio energetico degli investimenti che beneficiano di questo credito.
- Progetti ESCo: La riduzione dei consumi energetici è considerata conseguita per i progetti realizzati tramite ESCo, a determinate condizioni.
- Cumulabilità del credito: Il credito d’imposta è cumulabile con quello per investimenti nelle Zone Economiche Speciali (ZES) e nelle Zone Logistiche Semplificate (ZLS).
- Cumulabilità con altre agevolazioni UE: Il credito è cumulabile con altre agevolazioni europee, purché non coprano le stesse quote di costo.
- Tempistiche e comunicazione: Gli investimenti devono essere effettuati dal 1° gennaio 2024. La fruizione del credito d’imposta è subordinata a una comunicazione al GSE, nei limiti delle risorse disponibili.
Per quanto riguarda le modifiche al credito d’imposta Transizione 4.0 (commi 445-448), le decisioni sono le seguenti:
- Rimodulazione dei termini: Rimodulato il termine entro cui il credito d’imposta Transizione 4.0 viene riconosciuto.Modifiche sugli investimenti: Modifiche relative alla tipologia, al periodo e ai pagamenti degli investimenti per il credito d’imposta.
- Proroga del credito d’imposta per la quotazione delle PMI (comma 449)
- Estensione fino al 2027: Il credito d’imposta per le spese di consulenza delle PMI per la quotazione sui mercati regolamentati o nei sistemi multilaterali di negoziazione è prorogato fino al 31 dicembre 2027.
- Aggiornamento dei limiti di utilizzo: I limiti di utilizzo del credito sono aggiornati.
- IRES agevolata al 20% (commi 436-444)
- Riduzione dell’IRES al 20%: Per il periodo d’imposta 2025, IRES ridotta al 20% (contro il 24% normale), per i soggetti specifici indicati dal TUIR, con determinate condizioni:
- Destinazione dell’80% degli utili a riserva entro il 31 dicembre 2024.
- Destinazione di almeno il 30% degli utili a investimenti in beni strumentali Transizione 4.0 e 5.0.
- Requisiti legati al numero di unità lavorative e assunzioni a tempo indeterminato.
- Decadenza e esclusione: Specificati i casi di decadenza e di esclusione dall’agevolazione.
- Contributi per il riversamento del credito d’imposta ricerca e sviluppo (commi 458-460)
Riconoscimento di contributi in conto capitale: Per i soggetti che hanno indebitamente usufruito del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo e hanno chiesto il riversamento spontaneo entro il 31 ottobre 2024, sono previsti contributi a percentuale sull’importo riversato.
Limiti di spesa:
- 60 milioni di euro per il 2025.
- 50 milioni di euro per il 2026.
- 80 milioni di euro per il 2027.
- 60 milioni di euro per il 2028.
Modalità di erogazione: Un decreto ministeriale definirà dettagli su misura percentuale e rateizzazione.
Estensione del credito d’imposta ZES unica (commi 485-490)
Estensione al 2025: Il credito d’imposta nella Zona Economica Speciale unica (ZES unica) viene esteso per investimenti realizzati dal 1° gennaio al 15 novembre 2025.
Limite di spesa: 2,2 miliardi di euro per il 2025.
Obblighi di comunicazione: Gli operatori economici devono comunicare all’Agenzia delle Entrate le spese ammissibili e fornire una documentazione per attestare gli investimenti realizzati.
Provvedimenti attuativi: Un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate stabilirà i dettagli operativi per l’attuazione degli obblighi.