INDUSTRIA DELLA GOMMA E DELLA PLASTICA: UNA PANORAMICA DELL’IMPATTO AMBIENTALE
Le industrie della plastica e della gomma sono essenziali per l’economia globale ma comportano elevati consumi di materie prime ed energia, con impatti ambientali significativi. Tuttavia, attraverso l’innovazione tecnologica e pratiche sostenibili, è possibile ridurre l’impronta ecologica di questi settori, migliorando al contempo l’efficienza e la sostenibilità a lungo termine.
Dati sul consumo di materie prime.
Industria della plastica:
- Polimeri: le materie prime per la produzione di plastica includono principalmente polimeri derivati dal petrolio, come il polietilene (PE), il polipropilene (PP), il polivinilcloruro (PVC), il polistirene (PS) e il polietilentereftalato (PET).
- Monomeri: gli idrocarburi come l’etilene, il propilene, il cloruro di vinile e il butadiene sono i principali monomeri utilizzati nella sintesi dei polimeri.
Industria della gomma:
- Gomma naturale: derivata dalla linfa di alberi di Hevea brasiliensis.
- Gomma sintetica: prodotti a partire da monomeri come il butadiene, lo stirene e l’isoprene, spesso derivati dal petrolio.
Domanda globale
La domanda globale di materie plastiche e gomma continua a crescere, con la produzione di plastica che ha superato i 368 milioni di tonnellate nel 2020, mentre quella di gomma (sia naturale che sintetica) ha raggiunto circa 29 milioni di tonnellate nello stesso anno.
- Consumo energetico nei processi di produzione
- La produzione di plastica e gomma è altamente energivora, coinvolgendo vari processi industriali che richiedono significative quantità di energia.
- Processi nell’industria della plastica:
- Polimerizzazione: processo chimico che converte i monomeri in polimeri, richiedendo energia per la reazione chimica e il controllo della temperatura.
- Formatura: tecniche come l’estrusione, lo stampaggio a iniezione e il soffiaggio richiedono energia per riscaldare e modellare la plastica.
- Processi nell’industria della gomma:
- Vulcanizzazione: processo che comporta il riscaldamento della gomma con l’uso di zolfo per migliorarne le proprietà elastiche e la resistenza. Questo processo è altamente energivoro.
- Miscelazione e calandratura: la preparazione delle miscele di gomma e la loro trasformazione in fogli richiedono energia per alimentare i macchinari.
Le fonti di energia principalmente utilizzate includono gas naturale, elettricità e, in misura minore, petrolio. La scelta della fonte dipende dalla disponibilità e dal costo, nonché dalle politiche energetiche locali.
Impatto ambientale dell’industria della plastica e della gomma
- Emissioni di CO2
Il settore delle plastiche e delle gomme contribuisce in modo significativo alle emissioni di CO2 a causa della combustione di combustibili fossili per la produzione di energia e delle reazioni chimiche coinvolte nella produzione di monomeri e polimeri. - Rifiuti e riciclo
Rifiuti di plastica: la gestione dei rifiuti di plastica è una sfida ambientale critica. Solo una frazione dei rifiuti plastici viene riciclata efficacemente, mentre gran parte finisce in discariche o nel ciclo dell’acqua.
Rifiuti di gomma: gli pneumatici usati rappresentano una significativa fonte di rifiuti di gomma. Mentre alcuni vengono riciclati o riutilizzati, una parte consistente viene incenerita o accumulata in discariche.
EFFICIENTAMENTO ENERGETICO NELL’INDUSTRIA DELLA PLASTICA E DELLA GOMMA: LA SOLUZIONE EP-X E I DATI DELLE NOSTRE INSTALLAZIONI
Le innovazioni per rendere più sostenibile l’industria della plastica e della gomma agiscono su più fronti:
- riciclo chimico
- materiali alternativi
- bioplastiche
- gomma rigenerata
- efficienza energetica
Riguardo a questo ultimo punto, l’industria della plastica e della gomma può avvantaggiarsi delle soluzioni di comprovata efficienza ed efficacia già utilizzate in diversi altri settori energivori, come ad esempio EP-X.
La riduzione dei consumi e delle emissioni è notevole, come si può osservare dalla tabella che mostra i dati raccolti dalle 120 installazioni presso le sedi di diverse aziende del settore della plastica.
L’importanza dell’efficientamento tramite il miglioramento della power quality risulta particolarmente evidente alla luce del report di Leonardo Energy, che mostra il costo della cattiva power quality, responsabile di una perdita media di circa il 4% dell’intero fatturato di una azienda.
Un ulteriore dato, condiviso da Electric Light and Power Magazine, evidenzia come una percentuale fra il 30% e il 40% di tutti i fermi macchina sia imputabile proprio alla cattiva power quality.
In aggiunta ai dati tangibili sui benefici economici diretti dell’efficientamento energetico, la soluzione EP-X restituisce anche i dati reali sui benefici ambientali, fruibili grazie all’interfaccia di EP-Vision.
Il sistema EP-X restituisce una grande mole di dati in tempo reale e come storico, facilitando non solo un’analisi delle performance energetiche utilissima per intraprendere ulteriori azioni di miglioramento, ma indispensabile per accedere a tutti i vantaggi economici dedicati alle aziende energeticamente virtuose.