ESG: L’IMPEGNO DELLE AZIENDE ITALIANE

L’attenzione ai percorsi ESG coinvolge sempre più aziende anche in Italia.
Corriere.it ha diffuso i risultati di un sondaggio di Aused rivolto principalmente alle imprese del settore manifatturiero così suddivise:
20% con fatturato superiore a 1 miliardo di euro
18% con fatturato fra 500 milioni e 1 miliardo
44% con fatturato far 100 e 500 milioni
18% con fatturato sotto i 100 milioni
I risultati: 7 aziende su 10 hanno intrapreso percorsi di sostenibilità aziendale da almeno 2 anni.
Si punta principalmente su azioni di protezione ambientale.
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CASSA PADANA, CONVEGNO ESG: COSTI O OPPORTUNITÀ?

I percorsi ESG richiedono spesso investimenti e portano a vantaggi che possono essere immateriali e che quindi richiedono una particolare capacità di misurare il miglioramento delle performance. Il ruolo delle banche è centrale sia nella fase di concessione di un prestito per implementare le misure ESG, sia come attore chiamato sempre più spesso a includere la valutazione ESG nel merito creditizio.
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REGOLE PIÙ SEVERE CONTRO IL GREENWASHING

I fondi europei destinati ai percorsi ESG vanno assegnati secondo criteri più stringenti per evitare di finanziare azioni di greenwashing.
A fine gennaio 2023 è attesa l’entrata in vigore del livello 2 della EU Sustainable Finance Disclousure Regulation. Cosa cambia? Col livello 2 ci saranno nuovi standard per uniformare l’attuale confusa ed eterogenea situazione sulle iniziative dei percorsi ESG: si attendono definizioni più chiare ed univoche per gli investimenti green, in linea anche con la Tassonomia europea.
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INVESTIMENTI ESG ED EURIZON

Eurizon di Intesa San Paolo è la prima Società di Gestione del Risparmio ad annunciare un impegno stabile nella Net Zero Asset Managers Initiative, a supporto dell’obiettivo zero emissioni del 2050.
In pratica, Eurizon si impegna ad azzerare le proprie emissioni nette ma anche le emissioni nette dei propri portafogli di prestiti ed investimenti.
Gli effetti benefici attesi sono una spinta per le aziende ad investire in ESG in modo da diventare partner preferiti per Eurizon.
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SCOPE 4

Scope 4 è un termine che si utilizza per descrivere le mancate emissioni, “avoided emissions”.
Le aziende dovrebbero puntare nell’immediato sulla comunicazione di Scope 4 in modo che i clienti sappiano quante emissioni sono state risparmiate con l’utilizzo dei loro prodotti e servizi.
I vantaggi ecologici e finanziari dello Scope 4 sono illustrati nell’articolo di ESG news.
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LINEE GUIDA PER I FONDI ESG

Le nuove linee guida nel mondo ESG si sono rese necessarie anche in ambito finanziario, dove si stanno presentando le nuove proposte per una denominazione che garantisca la soddisfazione di determinati parametri.
In particolare, gli investimenti denominati come ESG dovrebbero essere per almeno l’80%. Gli investimenti denominati sostenibili dovrebbero invece avere almeno il 50% di investimento sostenibile.
L’autorità di regolamentazione dei mercati finanziari si sta muovendo per reprimere le pratiche fraudolente di greenwashing in modo da eliminare i tentativi di vantaggi nel marketing da parte di aziende che non rispettano i parametri della sostenibilità.
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